Israele-Palestina: due storie una speranza. La "nuova storiografia israeliana" allo specchio

Israele-Palestina. Due storie, una speranza è un lavoro basato in gran parte su documenti d'archivio e fonti bibliografiche mai pubblicate in Italia.

Il libro è strutturato in modo da accompagnare il lettore nell'analisi delle tematiche cardine che hanno innescato le basi della tragedia israelo-palestinese, il conflitto locale più globale della storia dell'uomo.

La seconda parte del testo è dedicata alla nuova storiografia israeliana, un approccio di studi che negli ultimi anni ha registrato un'eco internazionale e degli sviluppi difficilmente preventivabili.

Questa ricerca è nata da un'esigenza, quella di avvicinarsi e provare a penetrare le sfumature storiche e umane che hanno avvolto la Terra Santa nella sua storia moderna.

L'esito è un libro articolato e meticoloso, a volte spigoloso, sempre teso a seguire il messaggio che conclude il testo: «Analizzare senza assolutizzare. Simpatizzare senza generalizzare. Valutare senza giudicare.

Questa è la grande lezione del dramma in Terra Santa».

Anteprima da leggere: Introduzione

Pubblicato nel 2008
ISBN 9788835960553
Pagine: 396
Peso 580 gr.

Prefazione
di Claudio Lo Jacono

Israele-Palestina. Due storie, una speranza

Introduzione

Parte prima

I. Le “ragioni” palestinesi
Demografia e “orientalismo”, p. 29. “L’approccio britannico” alla Terra Santa, p. 41. La Giordania e/è la Palestina?, p. 53. L’espulsione della popolazione palestinese, p. 64. Identikit degli arabo-palestinesi, p. 76. Solipsismo e discriminazioni, p. 82. La responsabilità dell’ONU, p. 89. Strumentalizzati e strumentalizzatori, p. 99. Prima appendice, p. 103. Seconda appendice, p. 104.

II. Le “ragioni” israeliane
Gerusalemme e il “diritto originato dal pericolo”, p. 107. La Palestina antesionismo vista da occidente, p. 113. Sviluppo e opportunità introdotte dal sionismo, p. 121. Quattro milioni e mezzo di profughi palestinesi?, p. 129. Il “diritto al ritorno” e i profughi ebrei, p. 140. Crimini arabi in Terra Santa, p. 144. La tesi dell’“autoallontanamento”, p. 150. Israele come il Molise, p. 157. Israele nell’odierna arena internazionale, p. 161. Appendice del capitolo, p. 165

Foto

Parte seconda

III. La “vecchia storiografia”
L’intreccio tra vecchia storiografia e sionismo. Un quadro generale, p. 185. La vecchia storiografia, i punti dello “scontro”, p. 199. Appendice del capitolo, p. 233

IV. L’humus che ha permesso il nuovo approccio
Il clima in Israele negli anni ’80-’90, p. 237. L’invasione del Libano, p. 238. L’intifada del 1987, p. 245. L’OLP riconosce lo Stato d’Israele , p. 249. Gli accordi di Madrid, p. 253.
Archivi e identità, p. 257.

V. La “nuova storiografia” israeliana e i suoi protagonisti
Filosofia e “nuovi storici”, p. 263. Simha Flapan, l’antesignano, p. 264. Benny Morris, la colonna “instabile” , p. 273. Avi Shlaim, la colonna “stabile”, p. 296. Ilan Pappe, l’a-sionista , p. 312. Tom Segev, il “primo storico”, p. 330.
Zeev Sternhell, il “nuovo storico sionista”, p. 338. Baruch Kimmerling, il sociologo della nuova storiografia, p. 346. Appendice del capitolo, p. 353.

Conclusioni
Bibliografia
Ringraziamenti